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grati ai benefizj del cielo, che a pochi simili che a voi comparte.

Cesare è scusabile, perchè egli conoscendo il tuo singolar carattere, buono è vero, ma iracondo: Entrò in gabinetto per sentire leggere da te la Sessione. Egli si approssima; ti guarda in volto: domanda di sentirla leggere dal tuo proprio labbro, perchè veramente con una singolare amicizia egli ti sente volontieri, perchè ti stima: In cangio, pare molte volte che per compiacerlo a leggere qualche Sessione, con un viso turbato, no: ma con una indifferenza ti metti a leggere che altro non è che uno scherzo-disprezzevole, no: ma corotto dell' amicizia. Vedendoti così ritroso nel leggere la Sessione, Cesare, per non irritare il tuo carattere, tace! e quel suo tacer ti offende. Ella mi dice, che anche in questo istante tu sei iracondo; Ti prega di frenarti: Se vedesti chi ti sta dietro agli omeri, averesti più pazienza.

Questo non basta: si è che pochi giorni sono per un semplice discorso che Cesare incomminciò tu volesti rispondere: Cesare in questo istante finì: ma nel fiuire, fece, non per malizia ma per causa di distrazione, un segno: tu lo credesti diretto a te, t'ingannasti! Comminciasti a cimentarlo col tristo rimprovero che lui l'avesse fatto espressamente. Egli insistendo, altro non faceva che difendere la sua innocenza. Sempre più iracondo, troppo osasti: sì, l'offendesti. Egli tacque, ti mirò, e rispettando l'amicizia non fu tanto audace.

Così si rispettono le mie comparse: Così! e malgrado li miei avvertimenti, le mie fatiche per avervi ridotti insieme, sono da voi, e principalmente da te rispettate? Ahi, che male inten

'dete le ragioni del cielo. Se vuoi come già ti dissi, mio fido Baldwin, vivere con l' oracolo almeno per mio rispetto, non più cimenti, non più discordie: Quello che l'uno brama, sia compiacente anche l' altro. Vorrei farvi felici, ma quante controversie la pace del mio circo turba.

Di più ancora: quando leggi la Sessione Cesare, non per ambizione, nemmeno per conturbarti, vuole qualche volta, non correggerti, ma bensì moderare il termine, oppure un articolo, un verbo mal inteso; appena ei parla, subito ti attristi, il gusto ti passa; Amato, perchè? In avvenir, col mio semplicetto labbro ti avverto. Non lasciarti trasportare da una subitanea iracondia, benchè innocente sia! Ma persuaderti che in te Cesare parla un suo amico, non per iritarti; ma perchè ama le tue virtù; tanto è vero che se egli non avesse dell' ammirazione per il tuo carattere virtuoso, per quanti doni li potesti fare, tutto sarebbe in vano. Dunque, se la base non è avarizia; non è adulazione; mitiga in avvenire tutto quello che puole un carattere tale qual Cesare, benche innocente l'espressione ne sia, offendere: sì, tutto quello che puole offendere la delicatezza del suo, a me prediletto, carattere mitigare.

Io dovevo allontanarmi da te, ma per un decreto ancora ignoto a me mi privo del mio circo delizioso per discorrere con l'oracolo e troncar per sempre le dissenzioni de' vostri puntiglj; che se non cangiate stile, sospiro nel dirlo, saranno forse la vostra ruina. Non dovete perciò conturbarvi: io sono con voi. Il rissentimento è giusto, li avvertimenti sono necessarj: senza di quelli non trovarete mai felicità.

Per voi vi sono gran cose preparate: ma per giungervi dovete ricordarvi di quella Sessione che dice Aristoteli in Citera in quello, per mezzo del genio, non mio, fosti avvertiti e rimproverati che voi siete troppo ingordi: quello doveva bastarvi per farvi vedere che le Sessioni Magnetiche non è cosa mecanica; si tratta non d'ingegno umano; ma ogni qual volta si va in crise di disturbare qualche deità. Onde, mio fido Baldvino, mitiga questa troppa ingorda volontà di sapere in pochi giorni tutti li secreti della natura concatenati al cielo.

Prima, per penitenza, devi copiare un libro di tutte le Sessioni per Cesare; onde, per mezzo di quello ei non soffra. Il secondo, devi compartire per ogni dieci otto giorni due Sessioni: in questo fra tempo il giorno per la Sessione sarà al vostro arbitrio, purchè non passa i limiti, devi in questo intervallo, quando è la sera, leggere, se pur è possibile, sempre qualche Sessione, e così, anche pria che venghiate a vivere nel mio circo sarai felice.

Ricordati che l' oracolo dipende da me: quando lui sarà turbato per qualche causa legitima, sarò turbata anch'io; e se egli fugge, sarà per sempre involato da Minerva, e secondato dalla Fortuna.

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OTTAVA

PER IL RISSENTIMENTO DELLA TUA.

Mentre serene dall' empirèo lido
Pace, Concordia, e i bei desir' bramati
Nell'alme vostre generosa affido
Senza rossor più volte ambi alterati
Per sostener, Audaci, un capriccio infido
Altro non siete che ai voti miei ingrati!
Se non cangiate in avvenir consiglio
Divisi andrete in un perpetuo esiglio.

OTTAVA

DI CONSIGLIO E DI RICONCILIAZIONE PER GRAZIA SPECIALE DELLA

TUA IN BIANCA VESTE.

Incauti non più, sia per sempre in voi
Dolce armonia, e con placidetta calma
Sia l'amicizia, e i sentimenti eroi
Uniche in voi belle virtù dell' alma
Onde felici da questo giorno in poi
Vi serva il freno di vittrice palma
E in sepolto obblio sian l'offese tempre

Longi da voi a mio piacer per sempre.

Tardo di farmi comprendere queste Ottave, perchè l' altra sera furono dettate dalla picciola diva, che era la Concordia. Mi dice di dirti che la ruota che girava (S. XXXI.) era la Dea del Silenzio: quelle che passeggiavono in varj sentieri intorno erano le variabili immagini che presiedono ai nostri

capriccj. Sinche la ruota girava tutti erano taciturni: e in quell' intervallo uscì la Concordia per placar la tua, la quale placata in parte le diede in pegno il suo velo, e così m' involò. Ella mi direbbe di più, ma per non affaticarti, serena, contenta, ridente mi guarda: il tutto spera da te, e fedele quale ti fu sempre, con un languido sguardo se ne va, ed io consolato dalli suoi armoniosi accenti, solo me ne resto.-Svegliami.

Note. The consolatory part of this Session, otherwise so calculated, indeed, to stir up all the iracondia of my jealous nature, is, that the act of reconciliation was prepared to be given together with the reproof, and prepared in the 31st Session, or never, I confess, was my mind so wrought upon to revolt.

I am happy, however, now to have received the reproof, benign and gracious as it is, and accept it with the conciliatory counsel of Agnese, determined moreover with all the might of mortal determination, to consult it upon all occasions in future as the monitor of my thoughts, and as the oracle and omen of my happiness.

Therefore not a word more of reflection upon the subject, but cheerfully to the 33d Session in the new order prescribed of two Sessions in eighteen days, or one Session in nine days.

And taking this rule as dated from the beginning; to say, from the 6th day of February, naming that the first day of the first Nonade, the third day of the present July will be the 6th day of the 17th Nonade, day of the 33d Session.

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